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LA SECONDA GUERRA MONDIALE SERGIO BONELLI EDITORE 1989

2022-04-10 21:08

Guido

FUMETTI,

LA SECONDA GUERRA MONDIALE SERGIO BONELLI EDITORE 1989

FU0422-G329 EURO 120,00 Nato a Milano il 16 marzo 1927, Gino D'Antonio è stato uno tra i maggiori autori del fumetto italiano e tra i pochi che possan

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EURO 120,00

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Nato a Milano il 16 marzo 1927, Gino D'Antonio è stato uno tra i maggiori autori del fumetto italiano e tra i pochi che possano vantare una formazione completa, abile tanto nella scrittura come nel disegno.

Inizia la sua carriera di fumettista nel 1947, con una serie avventurosa di ambientazione africana, scritta e disegnata di suo pugno: "Jess Dakota". Tra il 1948 e il 1949 collabora a "Il Vittorioso" e poi, dal 1952 al 1954, al "Pecos Bill" di Guido Martina e Raffaele Paparella, per la casa editrice Mondadori. Il ritorno a "Il Vittorioso" vede D'Antonio nelle vesti di disegnatore, impegnato a raccontare la Storia di re Artù su testi di Mario Leone.

L'incontro con Rinaldo D'Ami risale al 1955 e gli apre le porte del mercato d'Oltremanica, dove pubblica per la casa editrice Fleetway storie a sfondo bellico, riprese poi nel nostro paese dalla Dardo. Alle quelle avventure di guerra l'autore milanese affianca sporadiche collaborazioni con la rivista Audace, per cui realizza storie de I Tre Bill e El Kid.

Il periodo britannico di D'Antonio dura più di dieci anni, concludendosi nel 1966 con la riduzione a fumetti di alcuni classici della letteratura come "Le due città" di Charles Dickens, "Ventimila leghe sotto i mari" di Jules Verne e "Moby Dick" di Herman Melville, per conto del periodico "Tell Me Why".

Il 1967 è l'anno in cui Gino D'Antonio dà vita all'opera più importante (e imponente) della sua carriera, una delle più interessanti di tutto il panorama fumettistico italiano: Storia del West, pubblicata da Sergio Bonelli Editore (allora Editoriale Cepim), ovvero la cronaca dei giorni della Frontiera restituiti attraverso il punto di vista di una famiglia di pionieri giunti dall'Irlanda, le cui vicende familiari si intrecciano con i grandi eventi storici dell'Ottocento americano. In questo lavoro D'Antonio è "spalleggiato", per la parte grafica, da valenti professionisti come Renzo Calegari, Sergio Tarquinio e Renato Polese.

Nel 1970 inizia una collaborazione con "Il Giornalino", per cui crea vari personaggi, come Susanna, Jim Lacy e il soldato Cascella e, in tandem con Ferdinando Tacconi, una serie dedicata alla Seconda guerra mondiale intitolata "Uomini senza gloria".

Ancora per la nostra Casa editrice allestisce un progetto di western atipico, che non di rado sconfina nel registro della commedia: Bella & Bronco. Collabora come sceneggiatore e disegnatore a vari albi della serie Un Uomo un'Avventura e, ancora con Tacconi, dà vita alla serie "Mac lo straniero" ospitata sulle pagine di Orient Express. Sul finire degli anni 80 e per tutti i 90 continua la collaborazione con Sergio Bonelli Editore, scrivendo soprattutto soggetti e sceneggiature per Nick Raider.

Nel 2006 viene insignito con il Gran Guinigi come Maestro del Fumetto dalla giuria di Lucca Comics & Games, ma scompare poche settimane più tardi. Escono solo l'anno successivo due sue opere postume, il volume "Bandidos" disegnato da Renzo Calegari e il "Texone" disegnato da Lucio Filippucci e intitolato "Seminoles"

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Ferdinando Tacconi è nato a Milano il 27 dicembre 1922. Inizia a lavorare, sul finire degli anni Quaranta, per l'editore Torelli, disegnando "Sciuscià" e "Nat del Santa Cruz", poi la collaborazione con la britannica Fleetway e, negli anni Settanta, la realizzazione grafica della serie scritta da Castelli "Gli Aristocratici". Disegna vari episodi a sfondo bellico scritti da D'Antonio, in seguito pubblicati nella collana "Gli Albi di Orient Express" con il titolo di "Storia della Seconda Guerra Mondiale". Ancora con D'Antonio realizza, per "Orient Express", la serie "Mac lo straniero". Per la Casa editrice Bonelli, Tacconi disegna due episodi della collana Un Uomo un'Avventura e presta il suo impegno a Dylan Dog e Nick Raider, dopo un contributo isolato alla saga di Mister No, in occasione della pubblicazione dell'Almanacco dell'Avventura 1996. Scompare a Milano l'11 maggio 2006. 

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