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Nacque a Bassano nel 1786, dove morì nel 1837. Fu allievo di Carlo Paroli docente della scuola di disegno istituita a Bassano nel 1810 e di GB Baseggio. Egli aveva appreso i primi rudimenti del mestiere dal frescante riminese Giulio Golini autore del soffitto della chiesa di San Giovanni in città.
Nei primi anni del XIX° secolo Roberti si reca a Roma dove è anche ospitato dal Canova, amicissimo della sua famiglia, dove esegue le sue prime prove di pittura. Con molta probabilità rientra in questo primo periodo il ritratto della figlia Caterina esposto nella mostra e pubblicato nel catalogo. Il 7 giugno del 1806 Antonio Canova scrive al conte Tiberio del figlio: "Roberto va bene ed ha quasi finito il suo Canaletto (nel senso che aveva fedelmente copiato una opera di questi) a meraviglia. Se col fare anche gli altri che deve s'impadronisse di quella maniera, potrebbe far fortuna, giacchè di quel genere non abbiamo chi si distingua". Evidentemente Roberto era assistito da vicino, forse anche pressato, dal grande maestro, che lo curava particolarmente anche perché rampollo di una famiglia importante, fino a che "si impadronì di quella maniera" tanto che il Canova, con molta soddisfazione informava che egli cominciava ad avere un discreto successo nell'ambiente romano. Anzi continuò a studiare, come prova la copia del quadro del Granet interno della chiesa dei cappuccini di Frascati la cui copia, naturalmente esposta nella mostra del 1961, è tuttora di proprietà del nostro museo. Interessanti sono altri quadri che riproducono piazza del Quirinale del 1820, S. Pietro dai giardini vaticani, la bella veduta del Ponte di Bassan pure, nel nostro museo. La carriera del Roberti fu, purtroppo, breve: una infermità agli occhi lo costrinse ad interrompere la sua attività di pittore intorno ai quarant'anni. La sfortuna, inoltre, si accanì contro alcune sue opere: l'Aurora e un Tramonto sono stati quasi distrutti da un incendio del 1933, il Ponte di Rialto fu molto danneggiato da un bombardamento del 1945.
ROBERTO ROBERTI: He was born in Bassano in 1786, where he died in 1837. He was a pupil of Carlo Paroli, teacher of the school of drawing established in Bassano in 1810 and of GB Baseggio. He had learned the first rudiments of the trade from the Rimini freshman Giulio Golini author of the ceiling of the church of San Giovanni in the city. In the early nineteenth century Roberti went to Rome where he was also hosted by Canova, a close friend of his family, where he carried out his first painting tests. Probably, the portrait of his daughter Caterina exhibited in the exhibition and published in the catalog is part of this first period. On June 7, 1806 Antonio Canova wrote to Count Tiberius of his son: "Roberto is fine and has almost finished his Canaletto (in the sense that he had faithfully copied a work of these) wonderfully. If by doing so the others who must take possession of that way, he could make a fortune, since we do not have those who stand out from that genre". Evidently Roberto was closely assisted, perhaps even pressed, by the great master, who took care of him particularly also because he was the scion of an important family, until he "took possession of that way" so much so that Canova, with great satisfaction inhe informed that he was beginning to have some success in the Roman milieu.Roberti's career was, unfortunately, short: an infirmity in the eyes forced him to interrupt his activity as a painter around the age of forty. Bad luck also raged against some of his works: the Aurora and a Sunset were almost destroyed by a fire in 1933, the Rialto Bridge was heavily damaged by a bombing in 1945
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