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Giuseppe Viola (Milano, 1º gennaio 1933 – Milano, 23 agosto 2010) è stato un pittore italiano.Nato da genitori siciliani, il padre Antonio commerciante in tessuti, la madre Ersilia, casalinga (il nonno paterno Luigi Margutti fu un noto tenore). Da bambino studia pianoforte, passione che non ha mai abbandonato; consegue il diploma di ottico presso l'istituto Feltrinelli. I primi rudimenti sulla pittura (1948-1950) gli vengono impartiti da un pittore amico di famiglia, Giuseppe Pappalardo, che gli mette a disposizione il proprio studio con esclusione dei materiali che il giovane Viola acquistava con i proventi derivanti da disegni realizzati per alcuni produttori di stoffe conoscenti del padre. Conosce e frequenta Filippo de Pisis.
Il primo studio: Nel '56, apre il suo primo studio in Via Stadera a Milano, i suoi lavori si concentrano sulle nature morte, e paesaggi milanesi. Nel 1958 si reca a Parigi, visita i musei, studia i grandi impressionisti francesi, i post-impressionisti; rimane particolarmente affascinato dalla pittura di Van Gogh. Di ritorno in Italia, con alcune opere realizzate in Francia, partecipa all'inaugurazione della sua prima mostra personale alla Galleria “ Il Prisma” di Milano, nell'occasione conosce Carlo Carrà. Inizia l'alchimia, mix di sabbie, colore, colle, lo portano a creare volti dal sapore vissuto, i paesaggi marini prendono vita con la sabbia.
Incontri:Il 25 marzo del 1961 sposa a Milano Gabriella Emanuela Gandola, unico grande amore e musa ispiratrice che il 30 giugno dello stesso anno darà alla luce il figlio Fabio. Nel '62 apre il suo secondo studio in Via Neera a Milano, studia tutta l'opera di Picasso, conosce Giacomo Manzù. Nel 63 la seconda personale alla Galleria Schettini; Il 6 dicembre 1964 nasce la figlia Paola.La sua innata spontaneità lo porta a dipingere “en plein air” creando opere dall'impatto materico che daranno a Viola l'unicum per quelle tematiche. Nel '68 conosce Dino Buzzati il quale dedicò un racconto a Viola intitolato “il pittore Viola dipinse un giorno un cavallino”. Esce la sua prima monografia presentata da Dino Buzzati e Mario Portalupi.
La nuova corrente: Divenne caposcuola dell'Imagismo pittorico, corrente nata dalla trasposizione della poetica imagista di Ezra Pound (1885-1972) che rimase confinata per un cinquantennio nel mondo letterario, finché nel 1969, grazie all'incontro e all'amicizia tra Giuseppe Viola e Dino Buzzati diede vita al Manifesto “Imagismo Pittorico” – simboleggiato dall'opera “La lotta dell'uomo”. Iniziano le opere “collage”; Viola utilizzerà per realizzare i suoi dipinti dalle forme geometriche radica, vetro, pelle, plastica.
Riconoscimenti:21 giugno 1969 laurea Honoris Causae conferita dall'Accademia Tiberina Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori di Roma; 3 luglio 1971 diploma d'onore Medaglia d'Oro Prima Biennale d'Arte Contemporanea Città di Rimini. Nel 1972 riceve il “Premio Martini” per l'opera “La fame nel mondo”. Nel 1977, riceve l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano; nel 1981 Renato Rascel consegna il premio Internazionale “The first” miglior artista dell'anno; 1987 Premio Magister (Vaduz – Liechtenstein).
Giuseppe Viola (Milan, 1 January 1933 – Milan, 23 August 2010) was an Italian painter. Born to Sicilian parents, his father Antonio was a textile merchant, his mother Ersilia, a housewife (his paternal grandfather Luigi Margutti was a well-known tenor). As a child he studied piano, a passion he never abandoned; he obtained a diploma as an optician at the Feltrinelli Institute. The first rudiments on painting (1948-1950) were given to him by a painter friend of the family, Giuseppe Pappalardo, who made his studio available to him with the exception of the materials that the young Viola bought with the proceeds deriving from drawings made for some manufacturers of fabrics known to his father. He met and frequented Filippo de Pisis.
The first study: In '56, he opened his first studio in Via Stadera in Milan, his works focus on still lifes, and Milanese landscapes. In 1958 he went to Paris, visited museums, studied the great French Impressionists, the Post-Impressionists; remains particularly fascinated by Van Gogh's painting. Back in Italy, with some works made in France, he participated in the inauguration of his first solo exhibition at the "Il Prisma" Gallery in Milan, on the occasion he met Carlo Carrà. Alchemy begins, a mix of sands, color, hills, lead him to create faces with a lived flavor, seascapes come to life with sand.
Meetings:On March 25, 1961 he married Gabriella Emanuela Gandola in Milan, the only great love and muse who on June 30 of the same year will give birth to his son Fabio. In '62 he opened his second studio in Via Neera in Milan, studied all the work of Picasso, met Giacomo Manzù. In 63 the second solo show at the Galleria Schettini; On December 6, 1964, his daughter Paola was born. His innate spontaneity led him to paint "en plein air" creating works with a material impact that will give Viola the unicum for those themes. In '68 he met Dino Buzzati who dedicated a story to Viola entitled "the painter Viola painted a horse one day". His first monograph presented by Dino Buzzati and Mario Portalupi is published.
The new current: He became the leader of pictorial Imagism, a current born from the transposition of the poetic imagista of Ezra Pound (1885-1972) who remained confined for fifty years in the literary world, until in 1969, thanks to the meeting and friendship between Giuseppe Viola and Dino Buzzati gave life to the Manifesto "Imagismo Pittorico"– symbolized by the work "The struggle of man". The "collage" works begin; Viola will use to make his paintings with geometric shapes briar, glass, leather, plastic.
Awards:21 June 1969 Honorary Degree awarded by the Accademia Tiberina Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori di Roma; July 3, 1971 diploma of honor Gold Medal First Biennial of Contemporary Art City of Rimini. In 1972 he received the "Martini Prize" for the work "Hunger in the world". In 1977, he received the Ambrogino d'oro from the Municipality of Milan; in 1981 Renato Rascel presented the International Prize "The first" best artist of the year; 1987 Magister Prize (Vaduz – Liechtenstein).
EURO 2.500,00