LC1121-G084
Il Pecorone è una raccolta di cinquanta novelle scritte da un non meglio identificato ser Giovanni Fiorentino tra il 1378 e 1385.
L'opera è conservata in tre manoscritti: il Laurenziano Rediano 161 databile al XVI secolo, conservato presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, il codice 85 della Biblioteca Trivulziana di Milano e il codice magliabechiano II.IV.139 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, del XV secolo.
L'Autore afferma a chiare lettere nel prologo di aver iniziato a comporre l'opera nel periodo del tumulto dei Ciompi, 1378, e fu quasi sicuramente terminata nei dieci anni seguenti come infatti risulta dalla datazione più tarda che è possibile ricavare dalle stesse novelle e quindi non oltre il 1385.
La prima edizione della quale si ha notizia risale al 1558[1] ed è da attribuire a Lodovico Domenichi[2] che fece diverse modifiche sia sul piano linguistico che su quello formale.
Il testo contiene cinquanta novelle suddivise in venticinque giornate introdotte da un proemio e racchiuse in una cornice.
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I protagonisti sono Saturnina, una giovane e bella suora di un convento di Forlì e Auretto, un giovane di Firenze, «savio, sentito e costumato e ben pratico di ogni cosa» che per conoscerla, avendone sentito lodare la fama, si fa frate e diventa cappellano nel monastero dove è rinchiusa la giovane. I due si innamorano e, per potersi almeno vedere, si mettono d'accordo per ritrovarsi ogni giorno ad una data ora in parlatorio dove, per consolarsi e cercare di frenare il loro ardente amore, si raccontano una novella. Alla fine di ogni novella, e alla fine quindi di ogni giornata, i due giovani, alternativamente, pronunciano una canzonetta o ballata. La raccolta si chiude poi definitivamente con un sonetto che ha la funzione di epilogo
Il Pecorone di Ser Giovanni Fiorentino nel quale si contengono Cinquanta Novelle Antiche belle d'invenzione e di stile. Volume Primo. Milano per Giovanni Silvestri 1815.
169 x 102; pp. XXIII, [XXIII doppia], 320; ritr. aut.; bross.
«Raccolta de' Novellieri italiani con alcuni Ritratti». Volume Decimosesto.