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Basilius Besler (1561–1629) è stato un botanico e farmacista, originario di Norimberga. Trascorse buona parte della sua vita a prendersi cura del giardino dell’Arcivescovado di Eichstatt. Ricevette l’incarico di realizzare un’opera che descrivesse le piante coltivate in quel prezioso orto botanico e dedicò tutti i suoi studi a questo scopo, aiutato dal fratello medico e da una schiera di eccellenti disegnatori e incisori tedeschi.
Dette alle stampe, nel 1613, trecento splendidi esemplari colorati a mano dell’Hortus Eystettensis, un erbario di 365 carte in folio imperiale, interessante dal punto di vista scientifico, ma con un predominante effetto decorativo. La divisione di base dell’Hortus corrisponde alle quattro stagioni. Nella rappresentazione delle figure botaniche diede pari importanza al fusto, al fiore e alle radici, quest’ultime utilissime all’identificazione delle piante. L’Hortus sarà ripubblicato più volte con l’utilizzo delle stesse matrici, fino alla loro distruzione avvenuta a Monaco nel 1817.

Autore:Basilius Besler
Editore:UTET
Collana:Varia. Cultura
Anno edizione:1998
In commercio dal:1 gennaio 1998
Pagine:540 p., ill.
Legatura: leg.d.in t.tela,soprac.fig.a col.cofano.
Luogo di pubblicazione: Torino
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euro 300,00




Basilius Besler (1561–1629) was a botanist and pharmacist, originally from Nuremberg. He spent a good part of his life taking care of the garden of the Archbishopric of Eichstatt. He was commissioned to create a work that described the plants grown in that precious botanical garden and he dedicated all his studies to this purpose, helped by his doctor brother and a host of excellent German draftsmen and engravers. He printed, in 1613, three hundred splendid hand-colored specimens of the Hortus Eystettensis, a 365-card herbarium in imperial folio, interesting from a scientific point of view, but with a predominantly decorative effect. The basic division of the Hortus corresponds to the four seasons. In the representation of the botanical figures he gave equal importance to the stem, the flower and the roots, the latter very useful for identifying plants. The Hortus will be republished several times with the use of the same matrices, until their destruction in Munich in 1817.